A destra del monumento ai caduti, quello che presenta ai suoi fianchi due cannoni, si apre uno spiazzo ed una via che brevemente conduce alla chiesa di S.Egidio.
La chiesa risale al XVI° secolo.
Visibilmente rimaneggiata nel XVI°secolo, deve avere certamente un origine piu’ antica, testimoniata tra l’altro dal loculo della facciata e dalle sei finestrelle con l’arco a tutto sesto visibili sui lati.
Il portale della facciata, in peperino, con stipiti modanati, riporta un iscrizione centrale “EX ELEMOSINIS”1510, inquadrata da due grifi in posizione araldica.
La monofora a tutto sesto, i cui stipiti sono arricchiti da motivi decorativi, porta sull’archivolto l’iscrizione: ”Beati cui adivverbu Dei ecus” cioe’ beati coloro che vengono nel nome di Dio.
Un recente restauro ha messo in evidenza la struttura muraria, che presenta blocchi di tufo tagliati in maniera irregolare e rincalzi in laterizio.
All’interno la chiesa si presenta ad una sola navata, con soffitto a capriata.
Le pareti, l’abside ed il presbiterio, sono ornati da affreschi attribuiti ai fratelli Alessandro e Bartolomeo Torresani. Nell’abside una crocifissione con ai lati; Santa Maria Maddalena e S.Giovanni apostolo sulla sinistra, sulla destra altri apostoli, ai piedi della croce, la Madonna piangente.
Al di sotto di questo affresco, si trovano tre dipinti: al centro, olio su tela, l’immagine di S.Biagio ed ai lati due affreschi, a sinistra S.Biagio ed a destra S.Valentino.
Alla destra dell’abside, una tela dipinta ad olio raffigurante l’immagine di S.Sebastiano martire.
A meta’ navata, racchiusi da due nicchie, due meravigliosi affreschi attribuiti anch’essi ai Torresani.
Sulla sinistra, le figure di S.Macario e S.Antonio abate, nell’atto di pregare per allontanare le tempeste ed i fulmini, a destra, l’affresco rappresentante S.Marco Evangelista.
Questi affreschi, venne poi dimostrato , vennero murati, durante una lunga pestilenza ,e cosi’ rimasti fino al loro rinvenimento da parte di Don Domenico Amselmi
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